Ciao, sono Emilio De Risi e questa è 21 Grammi di Turismo. Si riparte con le storie e le notizie agostane che mi hanno colpito.
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COSE D’AGOSTO
Afghanistan. Airbnb ha annunciato un fondo da 25 milioni di dollari per i rifugiati e di volerne ospitare 20mila (però non è ancora chiaro come remunererà i proprietari degli appartamenti). Altre società come Expedia, Hilton e Accor, hanno aderito a Tent Partnership for Refugees, una rete che lavora per ospitare i rifugiati e aiutarli a trovare lavoro.
Tutto diventa lusso. La Highland Kings Ultra è una camping race di 193 km in Scozia. Costo? 15.499 sterline. In genere chi corre ultramaratone accetta o apprezza ambientazioni spartane, ma qui, tra una tappa e l'altra ci sono maggiordomi, piscine, motoscafi e chef stellati Michelin.
Perché è interessante? Immaginare nuove aree di business fa sempre bene. Detto tra noi, in questo caso a una redditizia nicchia di mercato preferisco la sua versione più autentica.
Grandi Navi. Bloomberg plaude come coraggiosa la scelta del nostro governo di vietare l'accesso delle navi da crociera alla laguna di Venezia, in linea con il recente impegno preso al G20 di salvaguardare il patrimonio culturale.
Perché è interessante? La sostenibilità comporta scelte importanti. Magari difficili. Essere percepiti a livello internazionale come capofila dà all’Italia un bel credito.
Indagine sul turismo internazionale Banca d’Italia. Da marzo a maggio 2021 la spesa degli stranieri in Italia è cresciuta del 36,4% rispetto allo stesso periodo 2020. Quella dei viaggiatori italiani all'estero è aumentata del 57,8%.
Perché è interessante? Indica che l’Italia fatica ad attrarre turisti stranieri più di quanto le altre destinazioni facciano con i turisti italiani.
Pensieri estivi. Estrapolo qualche passaggio dalla newsletter di Gianluca Diegoli.
* Alla gente piace cullarsi con lo storytelling de "i piccoli borghi”, della slow life, ma poi si accorge che sono due palle e scappa a Formentera.
* Poi c’è l’amministrazione locale… ha piazzato anni fa dei Qr code sui monumenti (a volte questi scaricano illeggibili Pdf scritti con caratteri minuscoli, o il dominio è scaduto e si sono dimenticati di rinnovarlo).
* La provincia che ha messo cartelli e frecce con “la strada dei sapori” ma credo che nessuno sappia dove porta…
Riflessioni che penso si possano estendere a tante aziende turistiche. Ad esempio ho smesso di contare i ristoranti che al Qr code del menù collegano scomodi pdf.
SCENARI
Ristoranti in borsa. Può suonare strano, ma durante la pandemia molte catene di ristorazione statunitensi hanno pensato a quotarsi. Quartz ha scritto di questa tendenza.
Chi. Gruppi come Krispy Kreme, PF Chang, California Pizza Kitchen, Sweetgreen, Dutch Bros si sono quotate o lo stanno valutando.
Scenario. In genere i titoli azionari dei ristoranti non fanno gola agli investitori. Non a caso McDonald's e Starbucks insieme fanno circa il 57% di tutta la capitalizzazione di mercato dei ristoranti.
Tutto cambia. Le IPO della ristorazione adesso sembra interessino. Dopotutto le vendite dei ristoranti hanno raggiunto i livelli pre-pandemia, che per capitalizzare ulteriormente vogliono espandersi. Sweetgreen, ad esempio, vuole arrivare a 200 ristoranti nei prossimi tre anni.
Non tutto è uguale. La pandemia è stata disomogenea anche nella ristorazione: le catene di fast food si sono adattate meglio investendo nell'asporto. Gruppi come McDonald's e Taco Bell sono più redditizi rispetto a prima della pandemia poiché operano con meno lavoratori e offrono meno servizi.
Tempismo. Grazie ai tassi di interesse bassi, gli investitori fanno incetta di azioni. Gli analisti però tengono in guardia: alcune delle catene quotate, come Krispy Kreme o Zoe's Kitchen, vacillano.
PREZZI E PERSONALE
Chi l’avrebbe detto… Le catene di ristorazione veloce Usa hanno scoperto che basta aumentare gli stipendi per avere più persone che lavorano. A maggio Mcdonald's ha dichiarato un aumento del 10% dei salari nei ristoranti di proprietà, mentre i franchising hanno aumentato le paghe del 5%. La società, però, sottolinea che il trend è più evidente dove sono stati sospesi i sussidi di disoccupazione.
E i prezzi? Nonostante l’aumento dei salari non ci sono stati particolari aumenti sui prezzi di menù. La ragione è in parte nel risparmio ottenuto con la formazione (formare nuovi dipendenti ha un costo), ma soprattutto nel non voler rischiare di ridurre la domanda (fondamentale nella ristorazione veloce).
I prezzi in Italia invece… Secondo una ricerca della Codacons, ecco la media dei rincari: 17% biglietti aerei; 18% trasporto marittimo; 5% stabilimenti balneari; 3,8% strutture ricettive; dal 2 al 10% bar e ristorazione.
ISPIRAZIONE DA ALTRI SETTORI
Reinventare il futuro. Philip Morris, sinonimo di tabacco, non vuole più vendere sigarette nel Regno Unito e sta anche investendo nel pharma. Il suo Ad Jacek Olczak immagina un mondo senza fumo e di fare soldi al di là della nicotina.
Perché è interessante? Diversificazioni e cambi di business ci sono da sempre, ma questo è a dir poco spiazzante. Be’, se Philip Morris può smettere di vendere sigarette, allora immaginare modi nuovi di fare turismo e accoglienza non è poi così folle.
Per questa settimana è tutto. Alla prossima!
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