In questi giorni di TTG e Hospitality Day ho scritto un’edizione speciale della newsletter, un numero atipico.
Mi sono imbattuto in diverse persone e ad alcune ho fatto una domanda, ne è nata un’intervista collettiva.
Se ti è stata inoltrata o la leggi online, sappi che puoi riceverla ogni giovedì: sempre bella, sintetica e mai scontata 😎.
UNO SGUARDO SU VENEZIA
Pamela Merlini – GM Hotel Papadopoli Venezia
(D.) Vuoi dirci qualcosa sulla appena trascorsa stagione estiva?
C’è stato un recupero eccezionale che gli analisti attendevano per il 2024 e che invece è arrivato già quest’anno. Una ripresa al di là delle aspettative, infatti abbiamo superato il record di fatturato di sempre del mese di settembre.
Ottobre è già over budget, ma restiamo a vedere cosa accadrà per la contrazione delle spese dovute all’aumento delle materie prime.
(D.) In un hotel che opera nel settore upscale e lusso come si integrano la digitalizzazione e la cura costante dell’ospite, da sempre uno dei must nel lusso?
Per il Papadopoli la relazione umana è al primo posto, i tool digitali piacciono agli ospiti e servono a dargli un servizio importante, ma senza dimenticare l’aspetto umano: potremmo chiamarla una digitalizzazione umana.
UNO SGUARDO SU MILANO
Franca Viola – Direttrice Hotel Nasco
(D.) Come sta evolvendo a Milano il mix business e leisure?
Le cose sono riprese talmente bene da essere increduli, un ottimo settembre e un grande ottobre. Il leisure è andato molto bene, anche grazie a San Siro, con calcio ed eventi.
(D.) Puoi aggiungere qualcosa sulla situazione delle ricerche di personale?
Magari in controtendenza a molte notizie, stiamo notando l’interesse da parte delle risorse più giovani con voglia di crescere, ma anche di diverse persone che vogliono trasferirsi a Milano, specie dal sud. Pare che ormai nelle ricerche sia arrivato il momento di bandire la classica frase: solo residenti in zona.
UNO SGUARDO SULLA TECNOLOGIA
Marco Matarazzi - Co-fondatore e Ceo di Slope.
(D.) A Hospitality Day hai parlato di ospitalità 4.0. Di cosa si tratta?
Ci siamo concentrati sui meta motori come strumento di distribuzione, cosa abbastanza nuova in Italia, e lo abbiamo fatto focalizzandoci sul re dei metasearch: Google Travel. Questo perché è fondamentale capire come incastrare i vari software su un canale che non ha un pannello visivo (come le Ota).
L’obiettivo è comprendere quanto convenga investire all’albergo: un’ottimizzazione che nasce dalla misurabilità.
UNO SGUARDO SULL’INNOVAZIONE
Raffaella De Donato - Community Manager Associazione Startup Turismo
(D.) Associazione Startup Turismo rappresenta un ecosistema di startup: qual è il valore che porta al turismo?
Raggruppiamo 130 startup verticali sul travel e siamo l’unica realtà associativa nata dal basso, ossia da founder. Un grande valore è riuscire a raggruppare tutte le soluzioni più tecnologiche e d’avanguardia nel travel.
Siamo una casa per le startup, un luogo all’interno della quale confrontarsi e spesso collaborare. Questa sinergia, questa contaminazione portano valore alle nostre associate, ma di rimando a tutta la filiera turistica.
UNO SGUARDO SULL’HOUSEKEEPING
Salvatore Avola – Ceo IHS Spa
(D.) Com’è cambiato il mondo housekeeping, pulizia e sanificazione?
Dal punto di vista puramente aziendale, il covid ha portato più attenzione a quello che facciamo: un servizio da sempre fondamentale, ma forse talvolta dato per scontato.
Oggi più che mai è importante lavorare sugli standard, perciò abbiamo creato un disciplinare tecnico di processo, con l’intento di rendere sempre più solido e strutturato il sistema di pulizia delle camere d’albergo, anche usando alcune speciali tecnologie di sanificazione.
UNO SGUARDO SULLA FORMAZIONE
Enrica Scopel – direttore fondazione ITS academy turismo Veneto
(D.) Gli ITS in cosa si differenziano rispetto alla formazione turistica universitaria e quale gap possono colmare?
Sono un segmento di formazione terziaria istituito dal Ministero dell’Istruzione, che sancisce che in Italia esista il 5° livello del framework europeo education che, a differenza degli altri paesi europei, in Italia mancava. Noi saltavamo dal 4° (la scuola superiore) al 6° (la laurea).
Le fondazioni ITS sono formate da associazioni di categoria, enti territoriali e aziende, così da portare la esigenze degli stakeholder all’interno del processo di formazione.
Il gap colmato è dato dal fatto che ci avvaliamo in larga parte di imprenditori, professionisti, consulenti aziendali e formatori aziendali. Quindi, direi che la differenza è il pragmatismo che riversiamo nella formazione, seguito da un cospicuo monte ore di stage.
Gianpiero Mauro – Direttore didattico Italian Luxury Hospitality Academy (Itlha)
(D.) Cosa vuol dire fare formazione dedicata al segmento del lusso?
Il nostro background proviene dall’hotellerie di lusso, e con la Italian Luxury Hospitality Academy abbiamo creato un percorso formativo che reputo innovativo. Soffermiamo lo sguardo, quindi le nostre attività solo sul segmento luxury.
Ad esempio in ottobre ci saranno gli open day per la nuova edizione di gennaio, che si terrà a Palermo, che abbraccerà temi come: la cucina raffinata, l’arte del servizio, dell’accoglienza e dell’housekeeping.
È tutto, ci vediamo la settimana prossima.