21 Gr di Turismo: Suggerimenti, storie e notizie
Newsletter (come nasce); polemiche lontane; uno spaccato di qualche azienda travel.
Ciao, sono Emilio De Risi e questa è 21 Grammi di Turismo.
Oggi lancio una rubrica dove, di tanto in tanto, condividerò qualche suggerimento. Sempre con un approccio semplice. Si chiama Tips.
In questo numero: come nasce una newsletter turistica; storie di polemiche lontane; uno spaccato di tre aziende travel e, per concludere, un aeroporto ad alta gradazione.
Iniziamo!
TIPS
Da cosa partire se non dalla newsletter.
Incredibile se ci pensi. Il turismo ha un potenziale narrativo sconfinato, eppure il suo racconto è sempre più piatto.
La genesi. La newsletter è uno strumento di comunicazione potente perché crea una relazione con chi la legge. Ma cosa succede quando sta per nascerne una nuova?
La stessa domanda. Sto aiutando un paio di aziende turistiche a crearne una come si deve. Il presupposto di partenza è giusto: non vogliono una spara-promozioni.
Però mi ha sorpreso ricevere come prima domanda, la stessa da entrambe: «qual è il software migliore per organizzare il lavoro?».
Siamo ossessionati dagli strumenti. Ho notato la loro sorpresa quando ho risposto che a me bastano calendar e qualche foglio di scrittura online.
A patto di avere un metodo.
Se non hai metodo e visione, non c’è software di produttività che tenga. Sì, certo, ti servirà una piattaforma di email marketing, ma è solo per inviarle.
Con le due aziende sono partito mettendo a fuoco il contesto (fallo anche tu se vuoi avviarne una):
Perché vuoi lanciare una newsletter?
Cosa vuoi dire o raccontare?
Quale utilità vuoi dare a chi la leggerà?
Qual è l’essenza della tua azienda turistica?
Sono domande semplici, ma non scontate. Altrimenti non ci sarebbero così tante newsletter turistiche delle quali non si capisce il senso.
Chiediti perché una persona dovrebbe spendere tre minuti della sua vita per leggerla e quale sia la specificità che può caratterizzarla.
Ma poi, chi la scrive? Può essere una risorsa interna o la tua agenzia. Come vuoi, ma ricorda: sei tu a dover trasferire gli obiettivi che ti ho detto (e accertarti che li abbiano recepiti).
Troppe aziende travel non si curano di quello che viene scritto, sulla newsletter o qualunque altro canale. Quelle parole ti rappresentano, non puoi disinteressartene.
Questo è il primo passo, fallo o sarà solo l’ennesima spara-promozioni, non una newsletter. Limitando potenzialità e frutti.
STORIE TURISTICHE LONTANE
Ovvero una polemica sull’ente del turismo del Nebraska, Usa.
Lo slogan va in pensione. Nebraska, honestly it’s not for everyone. Dopo 5 anni di onorato servizio, questo slogan un po’ sfacciato verrà abbandonato. È stato difeso da chi dirige l’ente del turismo, ma anche criticato, e tra chi l’ha fatto spicca il governatore dello Stato, Jill Pillen.
Il punto. Te la faccio breve: i detrattori dicono che è controproducente perché ricorda che nel Nebraska mancano attrazioni forti, come grandi montagne o ampie spiagge, ma nel locale ente turistico sostengono che l’interesse dei turisti è passato dal 19%, nel 2019, al 39%.
Non dico nulla sullo slogan perché non conosco il contesto del Nebraska, ma una cosa è certa, quando si gioca con l’ironia e l’autoironia, bisogna padroneggiarle bene. Altrimenti la polemica è dietro l’angolo.
Però fa tirare un sospiro di sollievo, spesso pensiamo che fuori dall’Italia tutto sia liscio e perfetto. Non è così.
Magari noi dimentichiamo più velocemente, ecco. Alla Bit, la Venere influencer troneggiava in tutte le salse e ho visto anche un po’ di persone scattare dei selfie in sua compagnia…
«Sono lontani quei momenti quando uno sguardo provocava turbamenti».
NOTIZIE INTERESSANTI
Ovvero uno spaccato di tre aziende del travel.
Blu Hotels. Nel 2023 ha fatturato 80 milioni di euro, con un Ebitda di oltre 11 milioni. Come racconta Pambianco, ci sono due boutique hotel in apertura, inoltre il presidente della compagnia ritiene che le tariffe del comparto potrebbero salire per un altro paio d’anni. Anche se meno di adesso.
Le prenotazioni. A oggi il canale diretto pesa il 50%. La dipendenza dalle agenzie online è solo del 5%, la parte restante è gestita con agenzie di viaggio e tour operator, dove le commissioni possono essere anche più alte, ma c’è una contrattazione (ad esempio per riempire la bassa stagione).
Trivago. Nel 2023 ha avuto una perdita di utile netto di 165 milioni di euro, con Ebitda sceso del 50% a 54 milioni di euro. Nonostante la diminuzione dei ricavi e dei risultati, pensano che con maggiori investimenti in marketing ci sarà, a lungo andare, un miglioramento delle performance.
Alpitour. L’ultimo coup de théâtre è l’ingresso di Hyatt tra le contendenti alla sua acquisizione. In ballo restano Tui, Certares (gruppo finanziario newyorkese), così come altri fondi; ma è stato ventilato, di nuovo, che Alpitour potrebbe quotarsi in borsa.
Possibilità reale o scaltra manovra?
SEMBRA STRANO MA È VERO
Ovvero la notizia per salutarci con un sorriso.
Ad alta gradazione. L’aeroporto di Firenze sarà rinnovato, ma quello che sorprende è che sul tetto nascerà un vigneto. Il progetto prevede 38 filari di vite in vasi di cemento su una superficie di 19 acri.
Piace o non piace? L’idea sorprende e affascina, ma ha già oppositori. Un redattore del Guardian si chiede quali saranno gli effetti degli scarichi dei jet sull’uva.
Ma c’è tempo per avere del vino, i lavori sono divisi in due fasi: la prima si concluderà nel 2026, la seconda nel 2035.
Et voilà, c'est tout.
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