21 Gr di Turismo: Scuola, futuro e piercing
Un'ora in classe. Poi: lusso e notizie interessanti
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Sono stato invitato all’Istituto Alberghiero Carlo Porta di Milano per parlare alla quinta del percorso di accoglienza turistica.
Un bel grazie al prof. Massimo Casati e alla dirigente scolastica, la prof.ssa Rossana di Gennaro.
Ho tenuto interventi in master e università, eventi dal grande pubblico e seminari, ma non avevo ancora parlato in una scuola superiore.
Fino al suono della campanella.
Con il mio solito approccio scanzonato, ho raccontato di risorse umane e di come la tecnologia impatta su quello che, se non cambieranno percorso, sarà il loro lavoro.
Certo, il punto di vista di una classe non riflette totalmente quello di una generazione, ma è un’immersione interessante.
Cosa ho trovato?
Mio padre avrebbe detto: persone quadrate. Magari, appena uscito dalla classe mi avranno preso in giro per mille motivi, ma diamine hanno 18 anni: spero l’abbiano fatto.
No, non è vero che lo spero, ma ci siamo capiti.
Quando abbiamo parlato di lavoro e stage sono stati concreti e professionali: nessuno si scandalizza di togliere un orecchino o un piercing durante il servizio, non la vivono come una prevaricazione, ma come una cosa da fare. Punto.
Allo stesso tempo notano molte cose: tutor che durante gli stage non affiancano; personale che, quando è improvvisato, non li arricchisce; strutture ricettive rette, talvolta, su procedure non chiare e tanta carta.
Sarà tutto giusto?
Che importa, non si tratta di esaminare i singoli casi di malcontento o essere dalla parte dei giovani a prescindere: è interessante percepire che le loro intuizioni lavorative vanno nella giusta direzione.
Cosa ho voluto lasciare?
Prima ho scritto: «se non cambieranno percorso sarà il loro lavoro», ed è anche responsabilità del nostro settore che non vogliano cambiare.
Da parte mia ho provato a lanciare un pensiero, che spero si insinui: il turismo è un fenomeno articolato, e lavorarci, ma per bene, non vuol dire solo conoscere la propria materia, ma avere uno sguardo ampio e accettare anche punti di vista che possono sembrare scomodi.
Fine di questo prologo, partiamo con le notizie.
COSE DA SAPERE
Find Your Shangri-La. È la nuova campagna marketing della catena alberghiera di lusso del Sud-est asiatico, che enfatizza l’attenzione a far sì che ogni ospite abbia il tipo di emozione che cerca. Al centro, un video surreale e a tinte pastello, realizzato dal regista di video musicali Dave Meyers.
Dopo i 4 ragazzi di Liverpool, un 5 stelle. Nella città inglese grazie all’Eurovision si parla di turismo: il direttore marketing afferma che entro il 2030 Liverpool potrà avere il suo primo 5 stelle.
Virgin Galactic non demorde. La compagnia che persegue l’idea di rendere possibile il turismo spaziale, ha fatto un volo di prova con a bordo 6 dipendenti della società: il primo in quasi due anni, con lo scopo di dimostrare la sicurezza del veicolo.
…Quale futuro per il turismo del futuro? Secondo alcuni dirigenti Virgin tutto dipenderà da un nuovo tipo di aereo-razzo, che sperano possa entrare in servizio entro il 2026, più economico da costruire e con la capacità di volare settimanalmente.
In Italia intanto... L’epopea di Ita Airways, eredità dell’Alitalia, pare proprio essere al termine: Lufthansa, come primo passo, avrà una partecipazione del 41% grazie a un aumento di capitale di 325 milioni di euro.
Fabilia Group in liquidazione. La catena composta da 6 alberghi e 4 resort attivi nel segmento family, ha chiesto di applicare le misure protettive del patrimonio, nell’ambito della procedura di istanza di liquidazione giudiziale.
IL LUSSO, MA SOPRATTUTTO IL RACCONTO
Ovvero si parla di lusso, ma anche di comunicazione turistica.
Il lusso. Il Venice Simplon - Orient-Express non è solo un treno, nell’immaginario di tante persone è emblema del lusso.
Un paio di stralci di un recente articolo-racconto danno una bella chiave di lettura: «Da terra lo pensiamo come un treno di lusso, ma è ingenuità contemporanea…»; «si può quindi chiamare esperienza lussuosa? Sì, ma a patto di ridefinire il concetto di lusso».
«…Non vende l’eccesso, ma una memoria, un tuffo irripetibile nel passato, in un’atmosfera che non può essere riprodotta altrove anche grazie a queste condizioni di privazione».
È un punto di vista interessante, ci ricorda che la storia può essere il prodotto, e di lusso in questo caso, ma a patto di non volerla artefare.
La comunicazione turistica. Poi c’è il livello della storia: materializza un’atmosfera, descrive anche degli aspetti scomodi, proprio perché del passato, ma li rende parte della bellezza di quel viaggio.
Perché è interessante? È un modo giusto ed efficace per narrare il turismo: una dimensione autoriale e di racconto; altrimenti quando si parla di un hotel, una destinazione o un viaggio tutto si riduce a scrivere articoli intitolati: 7 cose da fare a…
È un bel racconto e ti invito a leggerlo; l’autrice può essere divisiva, ma assapora solo com’è scritto bene.
PS. LO SAPEVI CHE?
Hospitality Day compie 10 anni: in questa edizione ci saranno più aziende, più sale e più speaker. E se te lo stessi chiedendo, sì, anch’io sto studiando un intervento speciale per quest’occasione. Fai le cose per tempo e iscriviti subito.
Ed è tutto, buon giugno.
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