Ciao, questa è 21 Grammi di Turismo la newsletter che racconta in modo semplice ma meditato l’industria del turismo.
Un numero post Pasqua un po’ più breve dal titolo prospettive, che ho declinato in tre aspetti che mi sembrano importanti.
Iniziamo!
PROSPETTIVE (del business turistico)
Voli supersonici. L’ultimo viaggio del Concorde, nel 2003, mise fine all’era dei voli supersonici commerciali, ma la voglia è rimasta e oggi la Boom Supersonic dice di aver testato con successo un prototipo che ha già ricevuto 130 preordini da compagnie come United e American Airlines.
Qualche nuvola all’orizzonte. Non c’è impresa senza difficoltà, ecco quelle del volo supersonico:
Nonostante i 700 milioni raccolti, potrebbero servire 8 miliardi di dollari per completare il lavoro;
I voli supersonici consumano molto più carburante (quindi problemi e preoccupazioni sulla sostenibilità);
Ci sono delle normative che regolamentano i cosiddetti boom sonici, quindi solo poche tratte potrebbero beneficiare della super velocità. La buona notizia è che la tecnologia potrebbe rendere i nuovi aerei supersonici più silenziosi, permettendogli di coprire più rotte.
Perché è interessante? Se pensiamo alla forte espansione del turismo di lusso degli ultimi anni, quella dei voli supersonici potrebbe essere un’offerta con un notevole mercato.
PROSPETTIVE (retribuzioni)
Salario minimo nella ristorazione. In California sta entrando in vigore la legge che aumenterà il salario minimo per la maggior parte delle persone che lavorano nei fast food: da 16 a 20 dollari all’ora, un aumento del 25%.
Amanti e detrattori. Chi la sostiene, dice che migliorerà la vita di molte persone; chi la osteggia dice che farà aumentare i prezzi e costringerà molte aziende a chiudere (anche se la legge riguarda solo i fast food con un minimo di 60 sedi a livello nazionale).
Torna l’attenzione sulle paghe, di certo un tema complesso, ma si spera che l’incremento salariale non porti a un aumento dei menù, o almeno non come semplice reazione alla legge.
E la difficoltà nel trovare personale? Anche in Italia, e ormai da tempo, le aziende la segnalano come un punto fondamentale. In questo panorama ho notato con interesse l’iniziativa di Federalberghi dedicata al racconto delle professioni in albergo attraverso brevi video su TikTok e Instagram, il titolo è tempo di un caffè.
L’idea è lodevole, come stimolo per il futuro suggerisco un tono più scorrevole: anche se i video si rivolgono alle persone più giovani, trovo che il tono di voce usato sia troppo istituzionale, depotenziando l’iniziativa.
PROSPETTIVE (ambientali)
Riportali a casa. Scalare l’Everest non è la prima attività a venire in mente se si parla di turismo, ma ha il suo traffico. E da quest’anno chi partirà, dovrà portare anche dei sacchetti speciali per conservare e portare indietro i suoi escrementi.
Qual è il punto. Anche la cima più famosa al mondo ha problemi con i rifiuti: i visitatori aumentano e il freddo rallenta la decomposizione, quindi gli escrementi rischiano di inquinare l’ambiente.
Perché è interessante? È una storia che ci ricorda quanto la sostenibilità sia un percorso fatto da adattamenti e miglioramenti.
CAMERA 2565
Nel titolo ti ho promesso una storia, eccola.
È giugno del 2018 quando a New York, in un pomeriggio qualunque, il signor Barreto entra nel New Yorker Hotel, fa check-in e paga poco più di 200 dollari per una notte.
Va nella camera 2565 e lì resta, per altri cinque anni. Il signor Barreto ne fa la sua residenza senza pagare un solo centesimo.
Grazie a una vecchia e strana legge cittadina, l’ospite indesiderato è potuto rimanere al New Yorker Hotel chiedendo e ottenendo per la sua stanza un affitto a canone agevolato (compresi i servizi dell’albergo come pulizie, room service e palestra).
Ci sono state peripezie legali e dibattimenti, ma alla fine sembra che l’ospite non pagasse neanche l’affitto agevolato. E adesso rischia di andare in prigione.
È tutto per oggi, ci vediamo giovedì.
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