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Grazie degli auguri per il numero cento: questo è il messaggio che mi ha fatto sorridere di più.
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🎙️ Sono stato ospite del podcast Ospitalità 4.0: abbiamo parlato di molte cose, ma direi soprattutto di formazione. Ascolta la puntata da qui.
E adesso, iniziamo!
PIANO SEQUENZA
Ovvero una breve riflessione sul legame tra buon cinema e turismo.
Sono nel buio della sala, fa un po’ caldo, sì, ma le poltrone sono comode e per fortuna nessuno mangia popcorn.
Il film apre con un lungo e coinvolgente piano sequenza: un volo sulla città di notte. Dal classico Duomo alla moderna piazza Gae Aulenti, fino alle zone più grigie e polverose.
Mentre guardo, penso come una singola scena di un film fatto bene racconti una destinazione meglio di cento video promozionali, belli, ma tutti un po’ uguali.
STRATEGIE DAL MONDO ALBERGHIERO
La storia della settimana. Il modello di business su abbonamento, o subscription se preferisci, fa gola a molti e anche il turismo ci prova con sempre maggiore insistenza. Già ci sono state delle mosse, con CitizenM ad esempio, ma Accor è il primo grande gruppo alberghiero a lanciarsi in modo più deciso.
Come. In Accor vedono la subscription come un modo per costruire una maggiore fedeltà: il nuovo programma All Plus offrirà sconti in 4.000 strutture e in 100 paesi.
Per chi viaggia upscale. Chi aderirà avrà uno sconto del 20% su dieci marchi premium e del 15% su nove brand di fascia media ed economica. Inoltre, con lo status silver del programma ci sarà l'opzione gratuita del check-out fino alle 15:00.
Per chi viaggia midscale. In questo caso la carta All Plus Ibis offrirà uno sconto del 15% negli hotel Ibis e Ibis Styles (in Francia dovrebbe costare 99 euro).
Esclusività. Un ulteriore vantaggio del circuito sarà la priorità nel prenotare degli hotel che su altri canali potrebbero figurare al completo.
Perché è interessante? Un modello che piace perché crea entrate certe e aumenta la fedeltà al brand. Ma a differenza dello streaming, dove paghi un abbonamento per avere il servizio, l’hospitality lo lega al business della fedeltà: rendere sempre più goloso lo status di cliente premium.
ALTRE STORIE ALBERGHIERE
Andare oltre. The Leading Hotels of the World sta lavorando sui processi organizzativi e si dice particolarmente fiera del nuovo programma pensato per affiancare gli hotel membri negli approvvigionamenti. Dalla distribuzione alla biancheria da letto, fino alle soluzioni gestionali.
Perché è interessante? I tempi cambiano, il business si evolve e anche il più lussuoso tra i marchi di rappresentanza vuole andare oltre il suo classico campo d’azione offrendo più servizi agli affiliati.
Espansioni dalla Cina. H World Group vuole portare all’estero il suo modello basato sul direct marketing. Ha adottato una piattaforma di distribuzione; integrato la gestione dell'inventario e collegato i canali di marketing diretto in modo da avere degli standard unificati dentro e fuori dalla Cina.
Perché è interessante? Si tratta di un gruppo che gestisce 8.543 hotel con 31 marchi in 17 paesi.
LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA
Turismo accessibile. È stata pubblicata la UNI/PdR 131, la certificazione studiata dal Ministero del Turismo, Accredia e dal sistema UNI con l’obiettivo di definire i requisiti minimi per l'accessibilità dei servizi. Il documento è composto da tre parti: raccomandazioni per la valutazione di conformità; checklist per gli audit; esempio di rapporto di verifica.
Le strategie della Polonia. L’idea alla base della presenza alla BMT, è stata proporre al Centro-sud Italia le località meno note del Paese. Secondo Barbara Minczewa, direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, c’è stata un’ottima ripresa dei flussi turistici in Polonia; adesso grazie anche a più di 70 collegamenti dagli aeroporti italiani, si possono spingere queste località.
Torre di controllo aiuto. Il governo degli Stati Uniti ha indicato che la Federal Aviation Administration ha bisogno, tra le altre cose, di più controllori del traffico aereo. Negli Usa ci sarebbe una carenza di piloti, addetti alla manutenzione e, appunto, controllori del traffico aereo.
Sostenibilità: B Corp sotto esame. È diventato lo standard di riferimento per certificare le performance ambientali e sociali delle aziende, ma oggi diverse tra le prime società ad averlo adottato, sono preoccupate da quello che hanno definito «un focus sull’arruolamento delle multinazionali».
Le si fa diventare meno cattive anziché trasformarle in buone. Così si riassume il pensiero delle aziende dubbiose. Il punto è che la certificazione può essere un ottimo investimento di pubbliche relazioni: negli Uk, ad esempio, molti prodotti e servizi espongono il logo B Corp un po’ come quello del biologico.
Perché è interessante? Ogni notizia sulla sostenibilità in qualche modo riguarda il turismo; speriamo di non essere già nell’era del B Corp marketing, sarebbe molto triste.
Ed è tutto per questo giovedì.
Ma prima, inoltrala a una persona interessata al mondo del turismo.