21 Gr di Turismo: Nuova e necessaria
🤖 Poi: brand, Mediterraneo, ristorazione, monetizzare i dati, apertura in Cina, compagnie aeree, numeri Istat, IA.
Ciao, sono Emilio De Risi e questa è 21 Grammi di Turismo, la newsletter che tra notizie, interviste e qualche riflessione prova a darti uno sguardo ampio sulle sue evoluzioni.
Iniziamo!
COSE DA SAPERE
Notizie selezionate, sintetizzate e raccontate.
Ancora uno. Marriott ha parlato del suo nuovo marchio midscale che, come tutti i progetti che si rispettino, per ora ha solo un nome in codice: Project Mid-T. Stando a quanto dicono i vertici del gruppo, c’è una grande domanda per questa fascia di mercato e molto interesse dai potenziali partner in franchising.
La domanda non è nuova. In un oceano di marchi alberghieri (solo Marriott ne ha più di 30) c’è posto per altri? Forse una buona fetta della risposta è nella seconda parte della dichiarazione: sono operazioni che solleticano l’aumento di potenziali partner in franchising.
Hyatt in Cina. Ha aperto il primo hotel a marchio Park Hyatt nella Cina centrale, per l’esattezza a Changsha. L’hotel è nel grattacielo più alto della città , ha 230 camere e la sua lobby è al sessantaduesimo piano.
La ristorazione, negli Usa. Il settore sta per registrare il suo anno migliore di sempre. Nel 2024, dovrebbe raggiungere 1,1 trilioni di dollari di fatturato (nel 2019 furono 864 miliardi di dollari). Secondo le analisi, il risultato riflette fattori sociali come la bassa disoccupazione, la tendenza ad avere figli più tardi, la maggiore attenzione alla cultura del cibo.
Golpe o non golpe. Elliott Management, una grande società di gestione degli investimenti, ha rivelato di essere uno dei principali azionisti della Southwest Airlines, che negli ultimi anni non sta andando bene.Â
Per la Elliot Management le azioni della compagnia aerea potrebbero salire del 77% in un anno, se: a) cambiassero amministratore delegato e presidente; b) inserissero nel cda persone esperte, provenienti da altre compagnie; c) si concentrassero su modernizzazione e monetizzazione.
Annunci su misura. Ti siedi, allacci le cinture, decolli e guardi qualcosa sulla tv di bordo; e se stai volando con la United Airlines, gli spot pubblicitari saranno personalizzati.
… Vola che ti seguo. Come racconta il Wall Street Journal, gli annunci si baseranno sui dati raccolti, inclusa la provenienza, l'età e in quale classe viaggi. La compagnia ha sottolineato che è possibile disattivare l'esperienza pubblicitaria su misura che, al momento, è operativa sui voli negli Stati Uniti.
La tendenza è sempre quella, anche nel turismo, le società vogliono monetizzare l'enorme numero di dati in loro possesso.
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… In Italia intanto.
Negli ultimi giorni, in un modo o nell’altro, si è parlato molto dell’uscita dei dati Istat sulle prime evidenze dell’andamento turistico nel 2023.
Una notizia sta nei numeri. In sintesi: tra il 2019 e il 2023 gli arrivi nelle strutture ricettive crescono del 2,3% rispetto al 2019, mentre le presenze turistiche crescono del 3,3% (arrivando a 14,5 milioni).
C’è stato più turismo dall’estero rispetto a quello domestico (il 52,4% delle presenze turistiche).
Gli arrivi e le presenze nel cosiddetto extra-alberghiero crescono del 16,9% (open air) e dell’11,0% (affitto breve) rispetto al 2022. E in percentuale crescono di più rispetto al settore alberghiero.
Le regioni con la crescita maggiore sono Lazio e Lombardia, grazie all’incremento di Roma e Milano.
Una notizia sta in come viviamo i numeri. Leggendo in giro c’è un po’ di tutto: chi parla di boom e chi si lamenta della mancata crescita. C’è addirittura qualche post di chi diffida su come l’Istat calcoli i dati…
DESTINAZIONI
Un approfondimento su un tema caldo.
Un nuovo attore nel Mediterraneo. L’Algeria è il paese più grande dell’Africa, è a un’ora di volo dall’Europa ed è ricca di siti storici romani e islamici; e anche mare, montagna e deserto.
In passato non ha mai puntato molto sul turismo, ma adesso ha deciso di recuperare rispetto alle vicine Tunisia e Marocco. Qui nel 2023 ci sono stati 14,5 milioni di turisti stranieri, in Algeria solo 3,3 milioni (e di questi circa 1,2 milioni di algerini in visita alle famiglie).
Negli ultimi anni la sicurezza è migliorata e oggi gli impedimenti più grandi sono il sistema rigido dei visti e i pochi collegamenti.
L’obiettivo è raggiungere 12 milioni di turisti entro il 2030.Â
Per farlo stanno cercando di incoraggiare gli investimenti: spingere sulla costruzione di nuovi alberghi e ammodernare quelli che già ci sono (a ora sono stati approvati 2.000 progetti turistici). E lo stesso vale per le attrazioni, infatti stanno lavorando al restauro dei molti siti storici.
TURISMO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Qualche giorno fa ho ascoltato Morning Call de Il Sole 24 Ore, si parlava di Turismo e intelligenza artificiale.
Nella puntata, la direttrice del Master in economia del turismo all’Università Bocconi, Cristina Mottironi, ha lanciato degli spunti interessanti. Di questi, un paio mi hanno fatto pensare, eccoli:
Competenza nuova e necessaria;
Fluenza digitale. La direttrice Mottironi, fa riferimento alla capacità di guidare la trasformazione digitale, non solo in modo tattico, ma strategico.
La fluenza digitale, ossia saper parlare un linguaggio digitale e conoscere questo mondo. È una competenza nuova, necessaria e complessa.
Che però è carente. Non solo nelle piccole imprese, ma spesso anche in quelle strutturate (ad esempio, è stato riscontrato che manca nei cda di molte grandi società ).
Concordo. Servono persone che aiutino a distinguere tra la tecnologia di cui hai bisogno ora e quella da scenario futuro, tra quella utile e quella di puro sollazzo.
Inoltre il legame tra essere umano e tecnologia dovrà essere sempre più forte, perché con la IA è diventata importante la capacità di comprensione e interpretazione delle risposte (saperle esaminare, scremare, criticare e poi incasellare).
Cose fondamentali che permette di fare la IA;
Analisi. In un passaggio la professoressa punta l’attenzione sulla gestione di una mole di dati sempre più grande. E fa un esempio: «potrà essere utile per monitorare l'impatto del turismo a livello di destinazione».
Questo, a parer mio, è un ambito d’applicazione molto stimolante. Non solo perché è uno dei temi più caldi, ma perché può avere molti risvolti utili sia a livello economico sia a livello sociale.
9 domande sul rapporto con la IA nel turismo.
Dato che il fattore umano sarà importante nel dialogo con la IA, mi sono fatto delle domande.
Sono partito da quelle pensate per il giornalismo e le ho declinate sul turismo: sono spunti per immaginare come impostare un rapporto, quello con la IA, tutto in divenire.
Come usare la IA per qualcosa di virtuoso, come migliorare il modo di lavorare o l’impatto del turismo?
Eliminerà dei ruoli o delle figure professionali?
Viceversa, quali ruoli o figure professionali saranno rafforzati?
Per quali servizi o in quali reparti ha più senso sfruttare la IA?
L’uso della IA avrà conseguenze nel rapporto di fiducia con i viaggiatori / ospiti?
Quali sono i bisogni dei viaggiatori / ospiti in tema di IA?
Qual è la priorità che la tua impresa turistica ha rispetto alla IA?
Come può aiutare le piccole aziende turistiche?
La IA può contribuire a rendere il turismo più attrattivo verso i talenti e ridurre il calo di forza lavoro?
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È tutto, alla prossima settimana.