21 Gr di Turismo: Il potere è nel nome
🌞 Poi; costruire sostenibile, i viaggi dagli Usa, cose da sapere.
Ciao, sono Emilio De Risi e questa è 21 Grammi di Turismo, la newsletter che tra notizie, interviste e qualche riflessione prova a darti uno sguardo ampio sulle sue evoluzioni.
È l’ultimo numero della versione estiva (con una riflessione in cima, una canzone in coda e nel mezzo belle notizie), anche perché è l’ultimo numero.
🎵 Un giro mentale mi ha portato dal titolo della storia di apertura fino alla canzone (la soluzione è alla fine).
PROVA A PRENDERMI
Ovvero, una storia che ci ricorda che il potere è nel nome.
Alcuni nomi hanno il potere di evocare un modo di viaggiare che non c’è più: solo a pronunciarli immaginiamo attrici di Hollywood che salutano prima di scendere dalla scaletta, o qualche divo con il sorriso appena accennato sulle labbra e un bicchiere colmo di whisky on the rocks.
Tra quei nomi c’è quello di una compagnia aerea sinonimo di glamour e dell’era del viaggio dorato: la Pan Am, che ha volato per 65 anni fino al 1991.
È strano pensare a quel modo di viaggiare, oggi che rincorriamo l’ossimoro creato ad arte del lusso accessibile; oggi che si celebra il lusso, ma spesso si vede un impoverimento del servizio.
Dopotutto il lusso è anche uno stato mentale, lo sappiamo, e dato che l’eco di un nome vive a lungo, celebrarne i fasti diventa un prodotto di lusso.
Così la società che detiene i diritti del marchio ha ideato un viaggio transatlantico di 12 giorni con un jet privato Pan Am.
Volerà da New York con fermate alle Bermuda, Lisbona, Marsiglia, Londra e in Irlanda a Foynes; tutte destinazioni importanti per la compagnia.
Data di partenza giugno 2025.
Il prezzo? Lo stile richiederebbe di non preoccuparsi di questi dettagli, ma te lo dico lo stesso: 59.950 dollari a persona.
Se dovessero puntare al segmento del lusso accessibile, già immagino la pubblicità: «a poco meno di sessantamila dollari con bevande illimitate, prova a prendermi».
COSE DA SAPERE
Notizie selezionate, sintetizzate e raccontate.
Vento di acquisizioni. Stando a quanto riportato da Bloomberg, Hyatt sarebbe nella fase avanzata di una trattativa per acquisire il gruppo di boutique hotel Standard International.
Al momento tutti si tengono abbottonati, ma la manovra rientra nella strategia di Hyatt che si sta espandendo sia con la crescita organica sia con le acquisizioni.
Business travel alla riscossa. I viaggi d’affari negli Usa potrebbero toccare i numeri pre-covid già quest’anno. A dirlo è un rapporto curato dalla Deloitte che sottolinea come in totale viaggino meno persone, ma chi lo fa si muove molto di più.
Le frequent traveler intervistate sono persone che viaggiano per lavoro più di 10 volte all'anno e almeno una volta al mese.
Super yacht per super ricchi. L’exploit nella crescita del numero delle persone molto ricche fa prevedere che il mercato degli yacht di lusso aumenterà da 7,67 miliardi $ nel 2023 a 17,33 miliardi $ entro il 2032.
Si sciopera, forse. I membri di quattro sindacati, che rappresentano 14000 persone impiegate alla Disneyland di Anaheim, in California, hanno votato per autorizzare uno sciopero. Questo non vuol dire che ci sarà, ma che i sindacati possono indirlo in qualsiasi momento.
Tra le richieste: aumentare il salario minimo, che adesso secondo la legge locale è di $ 19,90 l’ora.
IL GRANDE AUMENTO DEI VIAGGI DAGLI USA
Un approfondimento su un argomento caldo.
In equilibrio. Per molti anni la bilancia commerciale turistica tra Stati Uniti e Europa, che misura le spese per i viaggi degli statunitensi all’estero rispetto a quelle degli europei in viaggio negli Usa, è rimasta abbastanza in equilibrio.
Reuters racconta che nel 1999 gli Usa avevano un avanzo di 1,4 miliardi di dollari, quindi gli europei spendevano un po’ di più rispetto a quanto non facessero i viaggiatori americani.
Cambiamento radicale. L'anno scorso la bilancia dei pagamenti Usa ha avuto un deficit di 27,3 miliardi di dollari, il 66% in più rispetto al 2022.
Il dollaro, sì ma solo in parte. La valuta locale è stata forte anche in altri periodi, ma senza creare un’impennata così alta nei viaggi. Secondo gli esperti ci sono anche altre ragioni:
L'economia statunitense è più solida;
Le famiglie hanno più soldi (l’anno scorso, in media, il loro reddito era di 154.000 $);
Ci sono meno turisti che dall’Europa vanno negli Usa (l’anno scorso la differenza è stata di 7 milioni di persone).
Cosa ne pensa l’Europa a riguardo? Reuters sottolinea che è complicato, perché se da una parte il flusso turistico sostiene le economie locali, dall’altro contribuisce all'aumento dei prezzi. E fa l’esempio di Roma, dove la tariffa media giornaliera per una camera d’albergo è aumentata del 42% rispetto al 2019.
« VIRGOLETTE »
Ovvero, una dichiarazione che fa pensare.
«Given the focus and architecture of generative AI technology today... truly transformative changes won’t happen quickly and few— if any —will likely occur within the next 10 years».
Daron Acemoglu, economista e autore, parlando di IA all’interno del rapporto elaborato da Goldman Sachs.
ISPIRAZIONE DA ALTRI MONDI
Storie da altri settori, ma interessanti anche per il turismo.
Costruire pensando all’ambiente. Domani iniziano le Olimpiadi di Parigi e il villaggio olimpico dove alloggeranno gli atleti, che dopo la manifestazione sarà riconvertito in appartamenti per famiglie e studenti, è stato progettato in modo che non serva l’aria condizionata.
Come hanno fatto. C’è un sistema di tubature sotto i pavimenti dove scorre acqua fredda, tripli vetri e sei ettari di spazi verdi intorno. Tutto questo dovrebbe garantire una temperatura di almeno 6°c inferiore a quella esterna.
…Però, però. Sembra che la soluzione sia vista con un po’ di scetticismo, così molte delegazioni si stanno attrezzando con dei condizionatori d’aria portatili.
Cosa può insegnare al turismo questa storia?
Guardando gli alberghi. Quante nuove realtà alberghiere, più o meno grandi, puntano su sistemi come questo nelle nuove costruzioni?
Guardando le persone che ci soggiornano. Cerchiamo una soluzione per ridurre il nostro impatto e incoraggiamo i valori green, ma quando si tratta della fresca aria siamo meno disposti a cavalcarli, e il condizionatore ce lo portiamo da casa.
(Nel caso specifico, l'attenuante che si può concedere è che per gareggiare a livelli olimpici anche una virgola nella condizione fisica fa la differenza).
Ed è tutto.
🎵 Ho pensato a The look of love di Dusty Springfield, che è in Prova a prendermi il film dove Leonardo DiCaprio si finge un pilota della Pan Am (ascoltala da qui).
Non essere triste perché è l’ultimo numero: ci rivediamo, promesso.
Ma è l'ultimo numero prima della pausa estiva o l'ultimo numero in assoluto? 😳