Ciao, questa è la centesima uscita di 21 Grammi di Turismo. Eh già, siamo a 100. Solo adesso mi rendo conto delle ore trascorse sulla tastiera.
Che dirti. Ti prometto altre notizie, storie e interviste; una lettura snella e un punto di vista. Ti prometto di continuare a raccontare il turismo talvolta con ironia e altre causticamente.
Vuoi farmi un regalo di buon anniversario? Inoltrala e invita un tuo contatto a iscriversi. 😇
Fine dell’introduzione, iniziamo!
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EVENTI INTERNAZIONALI
ITB Berlino. È tornata la protagonista mondiale tra le fiere del turismo. Un’edizione con più di 90.000 partecipanti, 5.500 espositori, una sezione decisamente ricca dedicata al travel tech e un fitto calendario di eventi (anche molto seguiti).
Personalmente oltre al piacere di incontrare partner italiani e internazionali, alla Itb trovo bello lasciarsi andare all’ispirazione che solo un’atmosfera così aperta e globale riesce a dare.
IL FASCINO DELLA GRU
Ovvero una riflessione sul lavoro e la sua ricerca.
Si può parlare di una gru, una struttura metallica, come se fosse la donna che brami, l’uomo che desideri o l’oggetto più bello che la tua mente possa concepire?
Lo ha fatto Primo Levi in un libro in cui, attraverso una gru, descrive l’amore per il proprio lavoro. Lo racconta Michele Serra, che aggiunge che più avanti lo scrittore dirà: «lavorare bene non è solo un dovere, è una salvazione».
La domanda. Partiamo da questo per chiederci quale sia lo stato del lavoro e della sua ricerca nel turismo.
Uno sguardo a livello internazionale. Negli Usa le offerte di lavoro nell’industria dell’ospitalità e del tempo libero rappresentano il 34% del totale. Nel 2022 è stato il settore con la crescita più rapida con un +10% di offerte.
Da noi torna il famigerato buco. La Assoturismo sta paventando la possibile carenza di 50.000 persone già per questa primavera.
Un punto di vista. Di recente Nicola Risatti, Ad di Blu Hotels, uno dei maggiori gruppi alberghieri italiani, ha affermato che il nostro settore deve cercare di essere più attrattivo. Anche se non è semplice. E che non possiamo dare la colpa al solo reddito di cittadinanza.
L’importanza della formazione alberghiera. Sempre secondo l’Ad, gli imprenditori faticano a garantire il tempo necessario al training dei dipendenti (specie per quelle realtà con molti stagionali); da qui l’importanza che dovrebbero rivestire le grandi scuole di formazione alberghiera.
Condivisibile direi. E allora?
Forse qualcosa è cambiato. Sempre come scrive Michele Serra: «sembra che il lavoro sia meno importante nel formare l’identità personale».
Ho la stessa impressione. Ed è probabile che le aziende in cerca di risorse umane nel turismo ne dovranno tenere conto.
Come? Ecco due spunti.
Devozione, basta. L’ho raccontato durante il mio intervento all’Hospitality di Riva del Garda.
Gli hotel devono smettere di parlare di devozione. Scardinare questo concetto. Questa finta idea da Grand Budapest Hotel non fa del bene né al settore né a chi si vuole assumere.
Ridimensioniamo le cose. Non stiamo parlando di lavorare per Medici senza frontiere. Magari puntiamo su serietà e condivisione dei valori, ma non parliamo più di devozione.
Sciatteria. Sempre durante il mio intervento ho usato il temine sciatteria perché è quello che spesso descrive la ricerca: annunci copia-incolla, uguali anno dopo anno; aziende che sovente non misurano l’efficacia dei canali usati per la ricerca e non tengono in considerazione le nuove competenze.
E allora parliamo di mismatching solo perché suona bene?
LE NOTIZIE DELLA SETTIMANA
Settore aereo. Negli Usa, l'amministrazione Biden pare indirizzata contro il consolidamento delle compagnie aeree. Infatti il dipartimento di giustizia sta cercando di bloccare l’acquisizione di Spirit Airlines da parte di JetBlue (deal da 3,8mld di dollari).
Il quadro generale. L'ultima azione di un certo peso è stata l’acquisizione di Virgin America da parte di Alaska Airlines nel 2016, ma c’è da dire che dal 2001 ci sono state 21 fusioni tra compagnie aeree americane, cosa che ha reso difficile l'ingresso di nuovi concorrenti.
In India invece... Sembra che mediamente i passeggeri indiani siano abbastanza turbolenti e talvolta rozzi. Si va dal creare problemi alle assistenti di volo, fino a fare pipì addosso agli altri passeggeri. Tutto questo comporta problemi di sicurezza, ritardi e quindi un aggravio dei costi.
Navi: il mega lusso è anche avere tempo. La Life at Sea Cruises accetta prenotazioni per un viaggio di tre anni a bordo della MV Gemini; la nave salperà da Istanbul il 1° novembre e toccherà 135 paesi. La compagnia, che fa parte della Miray Cruises, garantisce anche delle cabine con postazioni per lavorare da remoto e un ospedale h24.
Come si dice in questi casi: prezzi a partire da 30.000 dollari per anno di navigazione.
Neverending story italiana. Le concessioni pubbliche ai balneari erano state spostate dal decreto Milleproroghe alla fine del 2024, ma il Consiglio di Stato ha detto che quel provvedimento è illegittimo. Le spiagge in quanto beni di proprietà dello Stato, dovrebbero essere assegnate con delle gare pubbliche periodiche e delle regole equilibrate.
Quello dei balneari continua a essere uno dei dossier turistici più caldi: basti pensare che lo Stato, in media, incassa solo 4.000 euro da ogni stabilimento.
100.000 viaggi annullati. Ossia 180 milioni di euro persi per via dei ritardi nella richiesta e nell'emissione dei passaporti. È quanto emerge dalla ricerca commissionata dal tour operator Vamonos Vacanze all’istituto di ricerca Ircm.
Ed è tutto. Ci vediamo la settimana prossima con il numero 101.
Ciao, Emilio