Ciao, quando leggerai questa email forse sarò tra le nuvole.
Ecco, è da sempre che sogno di poterlo scrivere.
Sono di ritorno dalla ITB di Berlino, l’aereo decollerà tra poco e per non mancare il nostro appuntamento settimanale ho scritto un numero condensato con qualche giorno d’anticipo.
21 Grammi di Turismo: notizie e riflessioni sul mondo del turismo. Ogni giovedì.
L’oggetto di oggi è dedicato alla notizia di apertura. È una storia che sembra di interesse locale ma racchiude una visione per tutto il settore.
DISTOPIE DI MARZO
Acque basse. Il livello del lago di Garda preoccupa. Altri bacini e corsi d’acqua stanno vivendo una situazione simile, ma questo è il simbolo di un territorio turistico dove la siccità oltre a essere un danno per l'ambiente e le persone, può diventarlo anche per il turismo.
Qual è la distopia. La siccità ha fatto emergere un sentiero che unisce l’isolotto di San Biagio a Manerba del Garda; questa lingua di terra è diventata una nuova attrazione percorsa dalle persone incuriosite.
Difficile non essere attratti da un selciato che si svela dall’acqua, ma è una bellezza che ti pizzica la lingua perché già sai che sarà un problema.
Ma indovina un po’… Arriva l’italica soluzione. Cosa si fa nel nostro Paese quando un problema ci affligge? Ovvio: si istituisce una cabina di regia. Ecco, appunto.
E parlando di turismo. Gardapost si chiede se la pressione turistica faccia bene all'attrattività del lago, se gli alti investimenti per le ciclabili siano giusti, specie quando si spende poco per garantire l’ecosistema. E quanto anche il cicloturismo, sempre visto come sostenibile, possa avere un impatto negativo.
Perché è interessante? Le affermazioni sono sempre da pesare e verificare, ma emergono spunti che fanno riflettere:
Chi opera nel turismo accoglie persone o organizza viaggi, ma è la politica che deve trovare una sintesi tra tutela ambientale, necessità dei residenti e sviluppo turistico. Semplice ma non scontato.
Gli slogan a tutti i costi (vedi turismo lento) se spinti in modo ossessivo possono fare danni.
MERCATI EMERGENTI
In Albania. Il the Guardian certifica un 2022 in crescita, infatti sono state 7,5 milioni le persone ad averla visitata.
La molla. Per i viaggi, specie quelli a corto raggio, è il rapporto qualità-prezzo. Lo sa la Ministra del turismo e dell’ambiente Mirela Kumbaro, che però afferma che l’aumento degli arrivi non è la loro strategia turistica. Vogliono diversificare.
Come dare slancio al turismo. Stando a quanto riportato, l’Albania punta a un turismo di fascia alta. Ma rispettoso dell’ambiente. E responsabile. E sostenibile. Ah, dimenticavo: che si concentri sulla sfera culturale, ma anche sul rafting, l’enogastronomia e la natura.
Mi gira la testa: ci sono tutti i segmenti turistici in un solo blocco di testo. Qui o si tratta di una fine segmentazione o si cerca un turista con il reddito di Musk, lo spirito etico della Thunberg, la fisicità della Goggia e le papille gustative di Cracco.
PENDOLARI
Preambolo. Ho letto l’ultimo rapporto Pendolaria di Legambiente. Ok, ma cosa c’entrano i pendolari con il turismo? Il punto comune è nella mobilità fatta di treni interni e regionali, una rete che dovrebbe essere la spina dorsale di quel turismo un tempo chiamato minore.
Alcune note dolenti evidenziate nel rapporto:
I treni poco frequenti;
Il divario del servizio tra il sud Italia e il resto del Paese;
Le linee a binario unico;
La lentezza nel riattivare le linee ferroviarie interrotte.
Perché è interessante? Se parliamo di turismo lento e dei piccoli centri, vogliamo che i turisti arrivino solo con i suv a sette tubi di scappamento o la rete ferroviaria è fondamentale per il suo sviluppo?
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