21 Gr di Turismo: Dimensioni, destinazioni e lezioni
Dal Kirghizistan al Garda; dagli Hotel ai glamping e un fatto che racconta come padroneggiare il futuro.
Ciao, sono Emilio De Risi e questa è 21 Grammi di Turismo.
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In questo numero: le dimensioni, dagli hotel ai glamping passando per le piattaforme; cosa succede in alcune destinazioni turistiche e infine una notizia che suggerisce come maneggiare il futuro.
Iniziamo!
DIMENSIONI
1,6 miliardi di euro. È l’ammontare degli investimenti secondo il rapporto sul mercato alberghiero 2023 di EY. Roma è la città che ne ha raccolti di più, 412 milioni di euro, ma anche le destinazioni leisure vanno bene e ne rappresentano il 46%. Questo grazie alla vendita di strutture come il Sereno Hotel, il Grand Hotel Gardone sul lago di Garda e altri alberghi in Sardegna.
Numeri. 7,7 milioni di annunci attivi, rispetto ai 6,6 milioni nel 2022. 5 milioni di host (aumentati di circa 1 milione) e un’offerta cresciuta del 18% su base annua. Sono alcuni dei numeri, a dirla tutta ragguardevoli, dichiarati da Airbnb.
Previsione. Negli Usa il mercato del glamping è stato stimato in 2 miliardi di dollari nel 2022 e si ipotizza che possa raggiungere 4,3 miliardi di dollari entro il 2032.
Importante. Il termine glamping (glamour – camping) è ormai di moda e il rischio che non si capisca bene cosa rappresenti, è alto. In alcuni casi lo si usa come sinonimo di open air, ma non dovrebbe essere proprio così.
DESTINAZIONI
Kirghizistan. Qui c’è un grande lago d’acqua salata, il secondo al mondo, ma anche una costellazione di laghi alpini a quasi 1000 metri. È un piccolo Paese, sì, ma ricco di attrazioni naturali. Non sorprende stia prendendo sempre più spazio il filone dei viaggi avventurosi e dei cammini.
Turismo basato sulla comunità. Un progetto interessante è quello del community-based tourism, lanciato in Kirghizistan nei primi anni 2000. Nelle comunità rurali, ad esempio, le donne hanno gestito i loro alloggi, guadagnando i soldi per far studiare i figli che hanno imparato l’inglese e ora fanno le guide.
Detta in breve, l’obiettivo è che le comunità locali gestiscano pienamente (o quanto più possibile) il turismo, in modo che i benefici restino al loro interno.
Se hai da segnalare qualche caso, magari italiano, di turismo basato sulla comunità, fammelo sapere, mi piacerebbe approfondire e raccontare qualcosa.
Ucraina. L’agenzia culturale delle Nazioni Unite ha sottolineato che questi due anni di guerra sono costati all’Ucraina più di 19,6 miliardi di dollari di entrate turistiche.
Il turismo è un aspetto poco rilevante quando parliamo guerra, ma è anche vero che è un ammanco che incide sulla vita di chi lì vive.
Garda. Sono partiti i lavori per realizzare il tratto di Ciclovia del Garda che va da Torbole a Riva del Garda. Quest’opera è vista da alcuni come un’infrastruttura importante per la crescita turistica in chiave sostenibile, ma altri ne criticano l'impatto ambientale e le ricadute negative.
LEZIONI
Questa notizia ci racconta come maneggiare il futuro.
Il caso legale. Un tribunale canadese ha dato ragione alla persona che, nel 2022, ha denunciato in sede civile la Air Canada per via delle informazioni sbagliate fornite dal loro chatbot in merito a un rimborso.
La difesa e il responso. La compagnia aerea ha argomentato che il chatbot è un’entità separata rispetto alla società. Il cliente, quindi, non doveva fidarsi del chatbot e ricontrollare le informazioni. Il tribunale ha trovato bislacca la difesa e ha dato ragione al cliente querelante.
Perché è interessante? Sembra una notizia curiosa, ma non è solo questo.
Pone di fronte a una riflessione che le aziende turistiche, piccole e grandi, devono fare con attenzione.
Quel chatbot sei tu. O almeno lo è per il cliente che lo interpella. Non puoi installarne uno solo perché pensi che, in modo magico, ridurrà il tuo lavoro e poi dimenticare di controllarlo, istruirlo o aggiornarlo.
Per estensione. Riguarda tutti i tuoi contenuti (ammetto di battere su questo punto quando parlo alle aziende turistiche). Alcuni strumenti digitali non sono solo un modo per risparmiare o vendere, ma un mondo dove declinare la tua accoglienza.
PS. Su questo anche le aziende di tecnologia devono fare mea culpa.
Dagli albori del primo Pms alberghiero il messaggio pubblicitario, grossomodo, è sempre: «usa la tecnologia e avrai più tempo per concentrarti sul tuo lavoro vero».
Usare la tecnologia è una parte del lavoro vero. Magari è tempo di aggiornare il vocabolario.
Ed è tutto, a giovedì prossimo.