Ciao, sono Emilio De Risi e questo è il primo numero dell’anno di 21 Grammi di Turismo.
Riprendiamo il filo e vediamo cos’è successo in queste settimane, oggi ti parlerò di cose aziendali, destinazioni e Italia.
Allons-Y!
Ma prima una cosa mia.
Nonostante le vacanze di Natale siano vischiose come il vincotto sulle cartellate, ne ho approfittato per finire un modulo formativo dedicato alla scrittura per il turismo.
Sì, anche ai tempi della IA.
Sì, perché scrivere significa: accogliere, comunicare, vendere e molto altro.
La sua prima volta sarà in un importante istituto di formazione (ma accetto richieste in aziende turistiche e scuole).
Questo modulo nasce, un po’, dal rigetto verso la diffusa sciatteria, ma soprattutto dalla voglia di portare le aziende turistiche, e chi ci lavora, a una maggiore consapevolezza verso la parola scritta (che in modi diversi, dice chi siamo).
Penso che affiancherò questa consulenza alle mia attività in ambito digitale, per accompagnare le aziende turistiche con la tecnica, ma anche con gli strumenti.
COSE AZIENDALI
Ryanair è sparita da alcune OTA. Da dicembre i suoi voli non sono su Booking, Kayak e Kiwi (ma Skift ha notato che Booking ha ripreso a venderle). La compagnia dice che impatterà solo il 2% sul loro fattore di riempimento, e si definisce contenta. Il fatto potrebbe dipendere dalla sentenza dell’Alta Corte dell’Irlanda contro la possibilità di fare web scraping (un tecnica informatica per recuperare i dati dal web) sul sito Ryanair.
Il punto dei dibattere. Per Ryanair le agenzie di viaggio online non hanno il permesso di prendere le sue informazioni, mentre le Ota affermano di voler offrire al pubblico un panorama completo dei voli disponibili, quindi Ryanair va contro i consumatori.
C’è chi usa i testimonial. Per la nuova campagna pubblicitaria Hotel like a Pro, Hotels.com ha ingaggiato due giocatori della NBA: Nikola Jokić e Jimmy Butler. Lo spot, che andrà in onda per tutta la stagione negli Usa e in Canada, parte dall’idea che i giocatori di basket sono in viaggio per buona parte dell’anno e frequentano molti alberghi.
E chi usa la mascotte. Trivago, il comparatore di tariffe alberghiere, ha dato vita a Hank: una mascotte ispirata ai cartellini do not disturb, quelli da appendere alle maniglie. Hank avrà il compito di rendere il marchio più memorabile nella mente del pubblico.
Perché è interessante? Dal punto di vista della comunicazione, c’è da notare il ritorno alla mascotte, un espediente in disuso negli ultimi anni. Dal punto di vista aziendale mi chiedo che slancio darà al mondo della comparazione alberghiera, che inizia a sembrare affaticato.
DESTINAZIONI
Tra traffico, ambiente ed etica.
789. Sono i ponti della città di New York, e adesso una legge vieta agli ambulanti di venderci souvenir. Incluso sul più famoso: il ponte di Brooklyn.
Il nuovo regolamento ha l’obiettivo di decongestionare il traffico e l’attraversamento dei ponti, spesso intasati dai turisti intenti a fare shopping.
Il treno Maya in Messico. Ormai da qualche anno, Tulum è la meta che riscuote più attenzioni. Per migliorare l’accessibilità verso la penisola dello Yucatán il governo ha creato una nuova tratta ferroviaria, con un primo pezzo già aperto al pubblico.
Il bello. Stando alla previsioni più rosee, il treno migliorerà la mobilità turistica e porterà quasi un milione di posti di lavoro entro il 2030, raddoppiando la crescita economica nella zona.
…Ma la protesta è in agguato. C’è chi esprime timori: per questa linea di oltre 950 miglia, che passa attorno a giungla e siti archeologici, il governo ha già speso 29 miliardi di dollari (ne erano previsti 7,5 miliardi); inoltre gli ambientalisti fanno notare che i binari passano su delle caverne porose e c’è la possibilità d’inquinare l'acqua dolce sotterranea (o addirittura che collassino).
Il dubbio etico in Afghanistan. Il paese, come sottolinea Avvenire, forse per la necessità di maggiore valuta pregiata, ha aperto al turismo, consentendo il visto d’ingresso. Il regime dei taleban ha comunque avvertito sulle conseguenze derivanti dal mancato rispetto delle loro rigide regole.
Una meta che interessa. Di recente, anche per via di qualche influencer, l’interesse per la destinazione è aumentato. Ma il paese non è in pace e la Farnesina sconsiglia i viaggi a qualsiasi titolo, anche se dei tour operator, italiani inclusi, come Azalai, Overland Viaggi o Viaggi Tribali li hanno in programma.
Ed è qui che si apre il dilemma etico: è giusto viaggiare in un paese che impone un pesante regime, sapendo che i soldi spensi finanzieranno proprio quel regime?
NEL FRATTEMPO IN ITALIA
Le misure nella manovra di bilancio. Prevede 260 milioni in 3 anni, ecco i punti più significativi:
Strutture turistico-alberghiere. Detassazione del lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi per i dipendenti (la misura si riferisce al primo semestre 2024);
Affitti brevi. Dal secondo appartamento in affitto la cedolare secca sale al 26%, mentre sarà del 21% per il primo. Questo si riferisce ai cosiddetti host non professionali (senza partita Iva e che locano meno di 5 alloggi);
Tax free shopping. La soglia del valore minimo sarà ridotta da 154,95 a 70 euro.
Poi ci sono dotazioni per l’inclusione delle persone con disabilità, il Giubileo, gli impianti di risalita e i cammini religiosi. Ma non mi pare sia molto chiaro come andranno spesi.
Il rapporto annuale del Censis. Descrive e racconta l’Italia, ma parla anche di turismo e delle città che lo accolgono.
L’ospitalità cresce. È quasi ovvio, ma rispetto all’anno prima, la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia nel 2022 è raddoppiata: da 21,3 a 44,3 miliardi di euro. Poi passa dal 3,9% al 4,5% la quota italiana sul valore totale del turismo internazionale.
I posti letto. Sono più di 5,2 milioni quelli disponibili (+ 9,2% negli ultimi 10 anni).
L’alberghiero registra un - 0,4%;
Campeggi e villaggi turistici - 3,3%;
Agriturismo + 24,9%;
Bed & breakfast + 36,4%;
Alloggi in affitto + 52,9%;
Si capisce immediatamente che l’esplosione è attribuibile all’extra-alberghiero, ancor di più agli affitti brevi.
Il lusso. Il Censis certifica una ristrutturazione dell’industria alberghiera che chi lavora nel settore già sente a pelle: i 5 stelle e i 5 stelle lusso sono aumentati del 45,2%.
Cosa si visita. Il 45,8% di chi è venuto in Italia nel 2022, lo ha fatto per le città d’arte, dove la spesa turistica è aumentata del 274,9% (da 3,3 a 12,4 miliardi di euro).
72 milioni. Sono i pernottamenti nei dieci maggiori comuni: una pressione molto grande per queste città. Nel 2022 le attività alberghiere ed extra-alberghiere hanno registrato 25,8 milioni di arrivi (9,5 milioni da viaggiatori nazionali e 16,3 milioni dai viaggiatori esteri). Roma ne ha accolti più di 7 milioni, Milano e Venezia più di 4 milioni ciascuna.
Tutto bello? Eh no, nonostante questi numeri il Censis non ha parole positive: c’è un patto faustiano tra le città e il turismo (e i suoi ritorni economici) che ha assunto ormai un profilo allarmante.
Patto faustiano è un'espressione molto elegante per dire che si è venduta l’anima. Il Censis le chiama città porose, che non hanno la capacità di esprimere reali processi di innovazione urbanistica.
Ma guardando il lato positivo è anche un suggerimento per immaginare cosa possa aiutare una crescita sana del turismo.
Ed è tutto per questo primo numero.
Se la trovi bella, stimolante o utile condividi questa newsletter. Più persone la leggono, più per me ha senso produrla ogni settimana.
La scrittura come arte quindi non è affatto in agonia, ed è una grande notizia! Comunicare, accogliere, non fare sciatteria... non ce la vedo una macchina riuscirci, giacché non sono cose da macchine... 🤔