Ciao, sono Emilio De Risi e questa è 21 Grammi di Turismo.
Iniziamo!
Innanzitutto ti auguro buon 25 aprile e 1 maggio (mi porto avanti). Oggi un numero più snello: ero indeciso se farlo uscire, ma alla fine eccomi qua.
Ah, ho aggiunto qualche elemento grafico alla newsletter per dare un tocco di colore. 😊
IN SPAGNA
Chi lavora nel turismo la vede da sempre come un competitor di riferimento. E allora ecco cosa succede da quelle parti.
Un nuovo record. Quest’anno le entrate da turismo dovrebbero raggiungere 202,65 miliardi di euro, un + 8,6% rispetto al record del 2023. Se la previsione rispetterà le aspettative, sarà la prima volta che la Spagna supera i 200 miliardi.
Come mai. È sempre stata un’importante meta turistica (non a caso è il secondo paese più visitato al mondo dopo la Francia), ma questa crescita è dovuta anche ad alcune congiunture:
Più flussi dal mercato asiatico dopo la fine della pandemia di covid 19;
Più persone che sarebbero andate in altre aree del Mediterraneo, ma hanno timori per la guerra;
Nuovo impulso dall’aumento dei collegamenti aerei e ferroviari (questi ultimi hanno dato spinta al turismo interno).
Ma dall’altra parte… La Spagna sta vedendo montare dei movimenti di residenti che malvolentieri sopportano il turismo. Come nel caso di Malaga, dove hanno iniziato ad attaccare degli adesivi con frasi e slogan che lamentano il peggioramento della qualità della vita.
…Oppure alle Canarie. Qui c’è stata una manifestazione dove 57.000 persone residenti hanno protestato e sfilato mostrando cartelloni con frasi tipo: «come faccio a vivere di turismo se non ho una casa?» e hanno fatto richieste sui limiti da imporre.
A Barcellona, una contromossa. Nel quartiere la Salut c’è il Parco Güell di Antoni GaudÃ, ossia l’attrazione più famosa dopo la Sagrada Familia. Chi abita qui, da anni lamenta di non poter salire sull’autobus 116 perché è sempre pieno di turisti.
Via dalle mappe. Il consiglio comunale ha disposto di far togliere il percorso dell’autobus dalle mappe Google e Apple. Risultato? Adesso il mezzo è accessibile ai residenti. Un attivista della zona ammette di aver riso dell’idea, ma adesso sono tutti stupiti di quanto sia stata efficace.
Perché è interessante? Trovo istruttivo guardare cosa accade in Spagna.
Per semplificare il discorso, possiamo dire che il turismo porta un vantaggio diretto a chi ne riceve un reddito; indiretto alle persone residenti che hanno un miglioramento della loro vita (riqualificazione dei quartieri, nuovi mezzi pubblici, socialità ).
Quando i benefici indiretti sono inferiori ai disagi, c’è un problema.
L’obiettivo dovrebbe essere fare in modo che i benefici del turismo per le due categorie siano il più in equilibrio possibile.
CURIOSITÀ: DOVE ERAVAMO RIMASTI
Ci sono cose che in un lampo vengono definite «dei trend». Se ne parla per un po’, poi basta. Scompaiono dai radar. Be’, ogni tanto è utile ricordarle.
Le ghost kitchen. Durante la pandemia le cucine fantasma, ristoranti organizzati per lavorare con consegna a domicilio e asporto, hanno avuto molta attenzione (ne scrissi anch’io in un paio di occasioni).
Negli Usa. Secondo il New York Time le ghost kitchen si stanno man mano estinguendo. Kitchen United, ad esempio, una società che ha ricevuto 175 milioni di dollari di finanziamenti ha annunciato la chiusura alla fine del 2023, mentre un altro operatore ha bloccato un progetto di apertura di 700 cucine fantasma.
Anche se c’è chi resiste. Non parliamo di un’estinzione di massa, ci sono delle società che stanno portando avanti le attività , ma nel frattempo Uber Eats ne ha eliminate 8.000 dalle sue liste.
Ed è tutto, a giovedì prossimo.
Caspita, sono colpita anch'io da Google... eh già , perché gli stranieri per qualsiasi cosa vanno lì. Noi forse meno, e io ancora proprio no; mi guardo sempre prima in giro, e quindi forse il bus non me lo sarei perso 😊